La Nostra Storia
Inizia negli anni 40
La storia dell’Antica Forneria Molettieri parte da molto lontano ed inizia nella metà del secolo scorso. In quel periodo il signor Ruggiero Gargano, un imprenditore di lungo corso, aveva aperto diversi forni nella città di Napoli durante la seconda guerra mondiale tra il 1940 e 1945. Questi forni dovevano essere utilizzati per rifornire le truppe alleate di pane e pertanto venivano requisiti in cambio di farine e stampi (che vengono tutt‘ora custoditi gelosamente dalla famiglia Molettieri), per produrre pane in cassetta, prodotto tipicamente americano. Nel 1959 Ruggiero Gargano apre al corso Vittorio Emanuele un piccolo forno. Tra il personale assunto nella nuova attività c’è anche Pasquale Molettieri. Per Ruggiero era da subito chiara l’intenzione di voler cedere l’attività a quest’ultimo. Pasquale si trovò così ad avviare in maniera autonoma quella che ancora oggi è l’Antica Forneria Molettieri: un’ impresa a conduzione familiare, in cui sin dalla fase di avvio ne sono stati coinvolti tutti i membri, dalla propria moglie fino a tutti gli otto figli.
Negli anni ’70 è avvenuta la prima evoluzione: i locali diventano tre e alla produzione di pane si aggiunge la pasticceria, la rosticceria e in seguito la gastronomia. Tutti i figli crescono e muovono, secondo le loro naturali inclinazioni, i primi passi nell’ attività di famiglia, “giocando” con gli impasti e la preparazione di dolci ed assorbendo nel tempo la passione per l’arte bianca tramandata dai propri genitori. Nel corso degli anni i fratelli Molettieri hanno assistito alle tante trasformazioni del settore della panificazione, sensibilizzandosi sempre di più sulla necessità di conservarne lo spirito genuino, le cui radici millenarie accompagnano da sempre la storia dell’uomo.
Gli anni ’90 sono durissimi per l’azienda: deve fronteggiare la grande distribuzione, che allora inizia la sua diffusione in Italia. Il pane viene visto esclusivamente come mero strumento di business e resistere è un’impresa! Infatti, molti esperti del settore “invitano” ad usare additivi chimici per aumentare la produzione di pane e sfornarlo in più ore della giornata. Tutti questi espedienti non fanno altro che mortificare il ruolo sociale del panettiere, facendo cosi perdere al pane il titolo di “principe della tavola”. Fino ad essere tacciato addirittura, in tempi più recenti, di alimento nocivo alla salute .
Ma Rodolfo Molettieri ed i suoi fratelli non si sono voluti riconoscere in questa filosofia aziendalista, hanno resistito e mantenuto la loro indipendenza. Anzi hanno accolto la sfida, puntando sullo studio delle materie prime, soprattutto di farine provenienti da grani antichi e ricercandone di nuove per prodotti “gluten free” ad esempio, e ponendo un’attenzione costante alla salute dei consumatori. Questa tenacia è stata premiata con molti riconoscimenti, ottenuti in varie parti d’Italia e soprattutto a Napoli, nella loro città natale.
Proprio qui Rodolfo ha ricevuto nel 2019 il massimo riconoscimento del “Masaniello d’oro” , il quale premia gli artigiani napoletani che si sono particolarmente distinti nella loro attività imprenditoriale. A questi successi, ottenuti basandosi unicamente sulle loro forze, si è oggi affiancata una collaborazione più strutturata con il Consiglio Nazionale delle Ricerche attraverso progetti di ricerca, finanziati dall’Unione europea per produrre innovazione nel settore della panificazione. La filiera cerealicola è stata indirizzata verso tecniche di coltivazione poco impattanti sull’ambiente , utilizzando grani tradizionali che erano stati abbandonati perché poco produttivi come Abbondanza, Risciola, Autonomia, Romanella. Questi grani forniscono farine con ottime proprietà salutistiche e non hanno residui chimici perché non hanno bisogno di diserbo chimico. Il pane deve tornare in auge, riprendere il suo ruolo di alimento prezioso per la salute umana ma i tempi che corrono richiedono anche un’ attenzione particolare alle risorse naturali e all’ambiente. È in quest’ottica e seguendo questo spirito che è nato il pane iposodico, ottenuto dalla farina di grani antichi e dall’utilizzo di acqua di mare per contrastare la perdita costante della risorsa idrica minacciata dai cambiamenti climatici. Le proprietà salutistiche di questo pane sono eccellenti per il nostro organismo ed hanno il vantaggio ulteriore di non essere nocive per l’ecosistema.
La collaborazione dell’Antica Forneria Molettieri con il Consiglio Nazionale delle Ricerche è stata avviata recentemente (da circa 5 anni) ed ha visto molte iniziative volte a presentare ai consumatori innovazioni nel settore della panificazione. Si è iniziato con la realizzazione di prodotti sia dolci che salati con la farina di Tritordeum, nuovo cereale ad elevato valore salutistico, che è stato presentato all’EXPO di Milano dal CNR- IBBR di Bari. L’ occasione per farlo conoscere al grande pubblico è stata una serata scientifica organizzata presso il Gran Caffe Gambrinus di Napoli il 18 maggio 2016 ,dove sono stati presentati sia pane che freselle realizzati con farina di Tritordeum . L’attività di divulgazione scientifica è proseguita con l’utilizzo di farine “gluten free”, derivati da canapa, sorgo bianco e quinoa, realizzando pasta e dolci. I prodotti a base di quinoa sono stati presentati in occasione del meeting del Progetto Europeo PROTEIN2FOOD organizzato dal CNR nel maggio del 2017 dove l’Antica Forneria Molettieri è stato il principale stakeholders.( http://it.euronews.com/2017/06/19/quinoa-e-amaranto-il-cibo-del-futuro). L’Antica Forneria Molettieri è stata coinvolta inoltre in numerose manifestazioni scientifiche divulgative, che hanno visto coinvolti gli studenti di diversi istituti alberghieri di varie regioni italiane. Infine l’ Antica Forneria Molettieri è stato partner anche del grande evento sul ritorno della canapa nella Campania Felix che si è svolta con grande successo di pubblico presso la Reggia di Carditello domenica 8 ottobre 2017 (http://www.isafom.cnr.it/index.php/44-news/381-carditello).
L’Antica Foneria Molettieri grazie a questa sua propensione all’innovazione nel settore della panificazione e della gastronomia è stata coinvolta come partner industriale nei due progetti di ricerca presentati nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Campania 2014-2020: il primo sui grani antichi denominato GRADITI recentemente finanziato e l’altro su nuovi prodotti di panificazione a base di legumi PROLECA, dichiarato anch’esso finanziabile laddove ci fosse la possibilità di maggiori risorse disponibili.